Verrà un Linux Day in cui....
Ieri si è svolto il Linux Day anche a Portogruaro, organizzato dal 0421UG di San Donà e, incredibilmente, dal Comune. Le conferenze a cui ho assistito, tenute da tre ditte d'informatica della zona, e su questa scelta si potrebbe discutere ampiamente, più che su linux si sono incentrate sul discorso più generale di software libero e di open source e della sua applicabilità in ambito professionale. Nel complesso la cosa mi è piaciuta ma non posso esimermi da fare qualche critica. Un inciso: il maestro Perboni e la platy sanno bene quanto mi piace criticare anche le cose che mi piacciono, e questo mi porta a criticare anche il mio criticare, in un feedback paranoico infinito che finisce, il più delle volte, chiuso in un buio sottoscala. Tornando al linux day sono sicuro che le scelte organizzative siano state limitate dalla carenza di tempo e di spazio ma per una prossima edizione bisogna rendere più "appetibile" il prodotto.
Innanzi tutto bisogna decidere preima se lasciare Windows fuori dalla porta o no. Se l'iniziativa si chiama linux day non è un bel segno che tre presentazioni su tre siano fatte attraverso notebook con Windows XP come sistema operativo e con Powerpoint (ma di questo però non sono sicurissimo) per le slides invece che Impress di Open Office. Poi va assolutamente data priorità alla presentazione di quei programmi open source destinati ad un uso estensivo e cioè un uso giornaliero e alla portata di tutti quelli che sanno spingere il tasto ON del pc. In questo senso è abbastanza deprimente vedere in 5 minuti cosa sono firefox, thunderbird e open office tramite delle slides e degli screenshots delle versioni vecchie, la 2.0 di firefox è già fuori da una settimana, indicando i link da cui scaricarle. Per quello basta un motore di ricerca. Si doveva far capire, con dimostrazioni da proiettare, cosa sono in grado di fare questi programmi. Ultima critica, che come le altre vuole essere costruttiva in vista delle prossime edizioni, è di aver completamente dimenticato uno degli aspetti principali che riguardano l'uso del computer, quello ludico. Organizzare una partita multiplayer in Lan di CUBE o Warsow (entrambi sparatutto in prima persona open source di ottimo livello) fatti girare su linux avrebbe attirato orde di ragazzini. Ai quali, a dir la verità, di installare un server virtuale apache o un firewall non interessa molto. Nel complesso questa prima edizione è stata comunque un successo di pubblico che favorirà sicuramente nuove iniziative, sperando solo di non dover aspettare l'autunno dell'anno prossimo per vederle.
Degno di nota il fatto di aver introdotto nel discorso anche il tema della licenza Creative Commons per mezzo di un concerto del gruppo reggiano Yue Project, che realizza musica elettronica di buona fattura rilasciata appunto in CC e scaricabile liberamente dal loro sito e da Jamendo (nel caso che mi leggano chiedo perdono al gruppo precedente agli yue ma non mi ricordo il loro nome). Cliccando sul lettore qui sotto dovreste poter ascoltare i loro pezzi in streaming.
Nessun commento:
Posta un commento