venerdì, aprile 06, 2007

Microrecensioni

Tideland di Mitch Cullin – Della serie, se Terry Gilliam ci ha fatto un film, il libro deve per forza essere interessante. Errore: il libro è un capolavoro di letteratura per l’infanzia. Sempre che per voi l’infanzia sia una stanza piena di visioni e incubi in cui le teste di Barbie parlano. Una ragazzina in una casa isolata, in Texas. Il padre è uno sfattone in declino psicofisico, l’immaginazione l’unica via di fuga. Una famiglia di freak per amici. Un libro che si mangia Ammanniti a colazione e Stephen King a cena. Poetico e dolcissimo. Cattivo e innocente come solo i bambini sanno essere.

Il Collare Spezzato, di Valerio Evangelisti – Il papà di Eymerich continua il periodo sabbatico dalle fatiche inquisitoriali e ci regala il secondo tomo della sua trilogia messicana. Come sempre il bolognese si conferma scrittore capace di conquistare il lettore con il suo mix di storia reale e immaginata, raccontando le lotte sociali, i complotti e le speranze del Messico nei primi decenni del secolo, da Porfirio Diaz a Villa e Zapata. Decine di personaggi alle prese con la lotta per la vita, in una terra in eterna lotta contro se stessa, contro l’Europa e contro gli Stati Uniti per spezzare il collare dello sfruttamento. Utopie e sopraffazione, populismo e violenza libertaria. Da leggere con in mente le immagini di Giù la testa di Sergio Leone. Perché la rivoluzione non è un pranzo di gala. Parola di Mao, uno che se ne intendeva.

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