Ritorno alle origini
L'uomo nasce disoccupato. E disoccupato io sono ritornato. Non si tratta di un cambiamento negativo, anzi, è un ritorno alle origini sospirato e atteso, un po' perchè alla fine mi ero letteralmente intossicato di quel lavoro, del suo ambiente e delle sue scadenze, e soprattutto perchè ritornare alle origini significa avere la possibilità di cambiare in meglio. Quindi si ricomincia a cercare, a leggere ed anche a scrivere sul blog. Un post al giorno magari è troppo ma prometto sicuramente di postare con molta più frequenza di prima. Voglio tornare a scrivere con una certa continuità di argomenti che non interessino nessuno, tranne me e possibilmente il maestro Perboni e la platy.
Visto che si parla di origini, prendo la palla al balzo per parlare di un film, "La forza del passato", che finalmente ho visto dopo anni dalla sua uscita nelle sale. Come il libro di Sandro Veronesi da cui è tratto, il film ha come argomento centrale proprio il rapporto del protagonista con il suo passato, con la figura del padre appena morto, con l'inconciliabilità del ricordo personale con la verità storica. Il film, interpretato da Sergio Rubini e Bruno Ganz, è un onesta trasposizione di un ottimo romanzo, veloce e scritto molto bene. Un punto comunque a favore del film è la scelta di Trieste come città dove si svolge la vicenda; una città con tanti passati diversi e con i quali non è mai riuscita a fare i conti fino in fondo. Notevole inoltre , per un film italiano, che il regista Piergiorgio Gay abbia scelto alcune canzoni di giovani gruppi indie italiani per la colonna sonora, tra cui "Dipendo da te" dei Tre Allegri Ragazzi Morti. Molto figa la maglietta dei TARM indossata da Rubini, col disegno di Davide Toffolo sulla panza.
1 commento:
Una volta o l'altra dovremo chiarire che la Tana è il blog con la più alta percentuale di lavoratori balenghi che sia mai stata registrata. E questo spiegherebbe ai profani la ragione dell'alternanza, nel blog, di torrenziali flussi di scrittura e momenti di stitichezza prolungata...
Veronesi, lo conosco più come giornalista che come scrittore, ma ricordo una bella trasmissione sulla cultura americana da lui condotta un po' di anni fa (era il periodo in cui Tim Burton aveva fatto Mars Attacks e Veronesi gli aveva fatto una splendida intervista). Chi si ricorda il titolo del programma?
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