giovedì, marzo 22, 2007

Marsiglia Mon Amour 2

Ennesimo segnale della rivalsa di Marsiglia è la miniserie bonelliana Demian, in cui un bel tenebroso dai lunghi capelli biondi si erge ad angelo vendicatore contro i nuovi mercanti di morte (droga, rifiuti tossici, armi, traffici vari con l’est Europa, Yakuza, ecc.). Demian è stato allevato da un vecchio marpione del milieu, un malavitoso vecchio stampo (con la faccia di Jean Gabin) ed è accompagnato da una simpatica canaglia baffuta, Gaston, altro delinquente di lungo corso con una figlia che fa la poliziotta. Tra inseguimenti in moto e regolamenti di conti spietati, in Demian si spara molto, ma si respira una bella atmosfera da film di serie B anni settanta: da un momento all’altro ci si aspetta di veder saltar fuori Belmondo o Ventura. Insomma, rispetto all’immondo Brad Barron, Demian ha un buon ritmo ed è privo del buonismo di altre serie bonelliane. Le storie sono sufficientemente originali e dure (bella quella sulle guerre africane o il viaggio nei ricordi algerini di Gaston). Magari non rimarrà nella storia del fumetto, ma ben venga un personaggio capace di farci appassionare ancora una volta ai cari vecchi Marsigliesi. Ultima nota positiva, ogni numero ha una pagina dedicata ad un classico del nero alla francese o del polar: Tardi, Manchette, Gabin, Izzo, Josè Giovanni tra gli altri. Oltre al nostro Gian Carlo Fusco.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Buona Pasqua,un abbraccio,Yoko