sabato, novembre 04, 2006

Arriva il freddo e il Capitano Orso Blu

Il clima è cambiato. Il vento è girato e soffia da nord, come in ogni storia di magia che si rispetti. La platy sostiene che non riesce a leggere Harry Potter d'estate. Penso che abbia ragione, alcuni libri hanno un periodo di lettura ottimale o meglio una temperatura ottimale. Leggere le avventure del commissario Maigret sotto l'ombrellone in bermuda non è la stessa cosa di farlo sdraiati sul divano, sotto una copertina, mentre fuori il freddo fa alzare la nebbia dai fossi.
Forse questa considerazione, inconsciamente, influenza anche le scelte per i libri che intendiamo regalare. Forse è stato un ottobre particolarmente caldo a spingermi a comprare "Pancho Villa e lo Squadrone Ghigliottina" di Guillermo Arriaga per festeggiare l'ottantaduesimo genetliaco della platy, cara vecchietta che fa ancora le crepes come quando cucinava all'Hotel Ritz di Rodi.
Ieri sono tornato in libreria per un altro regalo e, condizionato probabilmente dal freddo siberiano e dall'odore di caldarroste vendute sul marciapiede da un vecchietto gallese, mi sono diretto subito verso gli scaffali che ospitano i romanzi di Walter Moers, il geniale autore del "Le tredici vite e mezzo del Capitano Orso Blu". Moers è un fumettista, discusso in Germania per i temi che ha trattato e in particolare per la striscia Adolf, che un giorno ha deciso di dare sfogo alla sua creatività e di scrivere libri per bambini cresciuti. Il libro del Capitano Orso Blu non è classificabile. E' un unico romanzo ambientato nel mondo di Zamonia, ma è come se fossero 13 libri distinti, collegati in un bellissimo finale. E' un libro che le mamme e i papà possono leggere assieme ai loro bambini senza annoiarsi. Un esperimento transgenerazionale riuscito appieno, come Harry Potter, ma che a differenza dei romanzi della Rowling si avvale meno dell'immedesimazione con il protagonista. Un libro da regalare insomma per qualcuno che fa gli anni in autunno o come regalo di Natale.
Stavolta però ho preso, sempre di Moers, "La città dei libri sognanti", che è appena uscito. Anche questo libro è ambientato nel mondo di Zamonia e se è bello solo la metà del Capitano Orso Blu sarà sicuramente un regalo azzeccato.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho sempre avuto paura di Herry Potter, l'ho sempre considerato una fiaba mainstream per ragazzetti, che poi diventano adolescenti e poi un po' più grandicelli. M'è sempre stato un po' sul cazzo, insomma.
Però ogni tanto mi viene voglia di leggerlo. Per questo ho paura.
Adesso mi chiedo quanto sia grave, sta cosa.
E' grave, dottò?

duffogrup ha detto...

No, non è grave è un bisogno fisiologico. Harry Potter, i fumetti e tutti quei libri che ci mostrano mondi diversi e magici rispondono al bisogno che abbiamo di estraniarci da una realtà sempre più sconsolante. E' lo stesso processo mentale che ci porta a vedere il passato sempre più bello di quello che era. La verità è che non ci piace il presente.
Scusa la divagazione comunque non posso che consigliare la lettura del maghetto in quanto i libri sono ben scritti e le trame sono avvincenti. Da leggere sotto le coperte con una scodella di cioccolata calda a portata di mano.

Anonimo ha detto...

Da leggere sotto le coperte con una scodella di cioccolata calda a portata di mano.

Se la metti così, corro a comprare tutta la serie.